Asta 77 Arti Decorative del '900
Da Bertolami Fine Art
16.6.20
Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma., Italia
Martedì 16 giugno 2020, ore 16.30
L'asta è terminata

LOTTO 30:

SCULTORE DEL XX SECOLO

Coppia di vasi, Anni ‘30/’40
Marmo portoro, h. 51 cm
Il Portoro ...

Venduto per: €9 000
Prezzo iniziale:
4 000
Commissione per la casa d'aste: 27.5% Altri dettagli
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SCULTORE DEL XX SECOLO

Coppia di vasi, Anni ‘30/’40
Marmo portoro, h. 51 cm
Il Portoro o Marmo di Portovenere è una pregiata varietà di marmo nero proveniente dalla zona del Golfo della Spezia. Il suo aspetto molto decorativo lo rende idoneo a realizzazioni artistiche e di pregio come vasi, colonne, interni di chiese e palazzi, rivestimenti, pavimentazioni e piani di mobili. Il colore è nero intenso e brillante con venature dorate.
Geologicamente si tratta di un calcare con venature carbonatiche formatosi in un ambiente marino calmo, profondo, poco ossigenato e ricco di sostanza organica. Il colore nero si deve proprio alla ricchezza di sostanza organica mentre le striature dorate alla dolomitizzazione parziale della sostanza organica che si è ossidata.
Il nome Portoro deriva dalla traduzione in italiano del termine francese porte d'or ("porta oro") con il quale veniva chiamato durante la dominazione francese. In origine veniva chiamato "misto giallo e nero", in seguito venne denominato "Giada di Portovenere". In inglese questa varietà di marmo è conosciuta come black and gold (nero e oro).
Il Portoro si rinviene solo in provincia della Spezia, in particolare nei comuni di Porto Venere, La Spezia e Riccò del Golfo che costituiscono aree delicate dal punto di vista paesaggistico e naturalistico.
Non si conosce con precisione a quando risalga l'inizio dello sfruttamento razionale dei giacimenti di marmo Portoro, ma si presume già all'epoca romana. Nell'antica città di Luni, posta fra le provincie della Spezia e Massa Carrara, vennero usate lastre sagomate di questo marmo mentre dagli Etruschi sono arrivate fino a noi opere architettoniche contenenti lastre ed altre piccole parti realizzate in marmo di Portoro.
In epoca romana si fece largo uso del marmo Portoro nelle ville imperiali e probabilmente venne usato anche nella costruzione del tempio dedicato a Venere che sorgeva all'estremità del promontorio di Porto Venere e sopra al quale è stata costruita in seguito la chiesa di San Pietro.
All'inizio del XIX secolo l'uso di questo marmo si diffuse anche al di fuori della Liguria in particolare in Francia, Belgio e Svizzera per abbellire palazzi e castelli come quelli di Versailles, Marly e Compiegne. Più tardi venne esportato anche negli Stati Uniti dove per esempio si rivestì la sala di proiezione della Paramount.