Leilão 99 Parte 4 MODERN ART AND CONTEMPORARY
7.5.21
Viale Regione Siciliana, 4975 – Palermo, Itália
O leilão terminou

LOTE 749:

PAOLA D’ AMORE (Palermo 1959)
Acrilico su tela “Videogame jr.” – 2013. Firmato, datato e titolato sul retro. ...

Vendido: 
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PAOLA D’ AMORE (Palermo 1959)
Acrilico su tela “Videogame jr.” – 2013. Firmato, datato e titolato sul retro. Autentica dell’ artista.
Esposizione: Biennale Internazionale Arte Sacra, Collezione “Il Gioco”, Loggiato San Bartolomeo, Palermo 2020.

Il videogioco è l’emblema della nostra epoca digitale. Esso è il simbolo del venir meno dei confini tra ciò che è reale e ciò che è virtuale, dell’enorme capacità di calcolo dei microprocessori e della possibilità dei programmi di elaborare milioni di dati interagendo direttamente con l’intelligenza umana, sfidandola, apprendendo dalle sue azioni e modificando la tattica di gioco in funzione di queste. Esso segna altresì il trionfo delle app, scaricabili a milioni dai negozi on-line, e sempre a portata di mano grazie allo smartphone, favorendo l’avvento di un’umanità iperconnessa. Per rappresentarla l’opera utilizza un caleidoscopio di frammenti di colore, tra loro connessi e riuniti in un tutto che domina le parti. In questo modo si richiama l’umanità fatta di individui connessi, la sua ricchezza, espressa dai vari colori, ma anche la sua frammentarietà e la possibilità di controllo totale da parte dei giganti della rete. Il videogioco è l’espressione della rivoluzione digitale che non è solo una rivoluzione tecnologica ma una vera e propria rivoluzione mentale, che cambia il modo di pensare e di essere dell’uomo. Ancora una volta, il gioco è una metafora della vita, sia della vita individuale che della vita collettiva.

Architetto, artista visivo che vive e lavora in Italia. Dal 1987 opera nell’ambito dei Beni culturali e ha maturato una approfondita conoscenza nel campo del restauro architettonico, partecipando anche a progetti e studi promossi dal Ministero dei Beni culturali e ambientali. Ha prestato la propria opera dal 1995 al 2003, come architetto, presso la Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo, collaborando anche all’attività di tutela e alla redazione di progetti di restauro. È specializzata in restauro e conservazione dell’Architettura storica. Ha pubblicato, fra l’altro, Le parole e la cosa, uno studio sugli interventi di recupero del centro storico di Palermo (1987); Le Cappelle di Santa Maria dei Rotoli in Disegni in luce (2002); Scritti sui monumenti normanni di Palermo in Palermo Normanna – Proposte di itinerari didattici (2003); Sulle Orme dei Florio – Le Passeggiate – nella collana il Taccuino del Viaggiatore (2003). Sulle Orme dei Florio – La Storia e Le Imprese – nella collana il Taccuino del Viaggiatore – Edizione Flaccovio – Palermo (2005); Villa Igiea in Sicilia, Bell’Italia (2005). Da Palazzo Reale alla città. Tra cupole e campanili di Palermo – Fondazione Federico II – Palermo (2020). La passione per l’arte e l’architettura l’hanno condotta alla fine degli anni Novanta a condurre ricerche sia in ambito pittorico sia in ambito materico, sperimentando nell’assemblaggio dei materiali trame urbane di città metafisiche.
Nella sua ricerca artistica utilizza materiali diversi: il rame, il legno, il gesso, le forme colori acrilici e smalti.
E’ inserita tra gli artisti dell’archivio SACS “Sportello per l’arte contemporanea della Sicilia” istituito dal Museo Belmonte Riso.
I suoi lavori sono stati acquisiti da collezionisti privati e musei, tra i quali, il Museo Regionale Belmonte Riso (Palermo), la Fondazione Donà dalle Rose (Venezia) e la collezione privata del critico d’arte Aurelio Pes.

cm 70 x 50, cm 90 x 70 (con cornice)